BIENNALE DI VENEZIA- PADIGLIONE ITALIA


La prima apparizione letteraria di un nulla come quello del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, è  nel libro ix dell'Odissea : dopo essere rimasto intrappolato nella grotta di Polifemo, con i suoi compagni, Ulisse  dice al ciclope di chiamarsi Nessuno  e lo acceca.



BIENNALE DI VENEZIA- PADIGLIONE ITALIA

Chissa quante sorprese ci svelerà la Biennale di architettura a Venezia!  

Siamo in fibrillazione; come prima del festival di San Remo di Pippo Baudo!
CHI SIAMO NOI ITALIANI?

Nel programma televisivo di Frizzi il concorrente deve associare dieci persone italiane con dieci lavori, basandosi solo sul suo istinto sociale. 

La cosa è straordinaria perchè è difficilissimo indovinare.

Tra un artista di piazza Navona e un commercialista che fa buste paga, tra una ricca ereditiera e una panettiera, tra la zia di Giorgia e la barista della banca d'italia........ non c'è alcuna differenza fisiognomica che possa aiutarci.

Sarebbe comunque difficile indovinare se il concorrente è italiano o straniero? Quali sono le caratteristiche nazionale? 

Sono in difficoltà: solo Leopardi o Manzoni mi aiutano un pò......ma sono così lontani nel tempo!




DENVER MUSEUM

Questa architettura mi fa riflettere sul concetto di logica.
Si pensa con logica anche in una situazione che non ha logica  come questa?

Di solito si pensa così in una situazione non logica tipo scappare, ad esempio, oppure scappare dal fuoco.

E in queste situazioni siamo così spaventati dalla logica ( e non dal fuoco) che ci obblighiamo a reagire con logica!

A Denver siamo sicuramente spaventati dalla logica e non dall'architettura. Ma si tratta di un fuoco da cui scappare o un guardare più in alto verso questo cielo terso senza punti di riferimento?

MOU- MISTER BLOOM

Mou, un eroe dei nostri tempi; mou - mr. bloom! 

22 Maggio 2010.
CONFERENZE D'ARCHITETTURA

Certo che andare a conferenze sull'architettura mette di buon umore!!!!


PER SANGUINETI
Part 3


parliamo, per piacere, dei piaceri della vita, per una volta (ho detto
alla moglie di Van Rossum, lunedì verso le 11): (che una tedesca di Monaco,
proprio, sotto i 30, credo, bianca di pelle come un bianco d'uovo):
e il primo piacere è chiavare, certo: e poi, per me, dormire nel sole (come dormivo adesso,
le ho detto, prima che arrivasse lei: a torso nudo come mi vede, e a piedi
nudi,ecc.): e il terzo è bere vino (francese, possibilmente, come quello
che abbiamo bevuto sabato con Berio, e anche venerdì, a Rotterdam e qui):

(e ho concluso che il paradiso è chiavare nel sole, forse, pieni di Saint-Emilion)


PER SANGUINETI
Part 2


PER SANGUINETI
part. 1

per vocazione naturale nel 1979 in via borgo vico alle ore 19 insieme a Luca e Chiara, nella scuola media Ugo Foscolo ho ascoltato il tuo testamento e da allora scombussolato ho studiato ( e non letto) poesia, e ho fatto del mio meglio su questa scena anche davanti e nel giorno in cui i suoi versi hanno rapito il mio programma. e poi ........salem salem; ........e il modo grezzo di fare dell'esperienza un'esperienza. DANKE PROFESSOR
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per husserl



PER HUSSERL


"Quando me lo chiedono non so proprio cosa rispondere..... e adesso........ 
credo preoccupato 
che....... 

il mio mestiere di filosofo dovrebbe essere quello di vedere le cose come fosse  la prima volta."

form

O

O......only by absorbing  "reality"

giochi



GIOCHI


Eliminare il bianco e nero dagli scacchi. Poi: giocare credendoci.

notizie di periferia


NOTIZIE DALLA PERIFERIA

Oggi ci sono molte persone che abitano in un'architettura, intendo casa albergo ristorante, insomma cose fisse, dentro uno spazio astratto, ma credo anche e proprio che quasi nessuno è più abitato dall'architettura. 

Magari converrà accorgersi che la condizione del nomade, ancora una volta, è abitata, mentre al centro della città, in gran parte, c'è il vuoto.

Mou


MOU

Comunque vada, c'è qualcosa in tutto ciò che non può essere pensato. 

MOU......non ci sono numeri definitivi, ma il tre del triplete è il ritratto del  desiderio.........  


amazing mou


AMAZING MOU

MOU..........l'artista come outsider

semplice versus complicato


SEMPLICE VERSUS COMPLICATO

No flash distractions!

donald bates


DONALD BATES

Mercoledì 19 maggio di sera all'ordine degli architetti e Venerdì 21 maggio di pomeriggio all'università due conferenze di Donald Bates a Bergamo!

"in architecture repetition is nothing" D:L: (88)

film


CONSIGLI DI PERIFERIA

Da vedere; 13 (Tzameti) regista Gela Babluani: bianco e nero.

per Bebbe viola- cronista sportivo, paroliere, sceneggiatore


PER BEPPE VIOLA


quelli che credono che Mussolini è dentro di noi
quelli che credono anche in Dio
quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire
quelli che dicono la mia serva
quelli che perdono la guerra per un pelo

forma


FORMA

La forma è la più universale delle melodie, un canto che quando improvvisamente si trasforma in un coro, nella luce di Selinunte, alla scogliera di Li galli, nelle linee del tuo volto, 

siamo invasi da una felicità  o da un requiem malinconico, sopraffatti dal dolore o dalla gioia; ecco l’universo di sentimenti in cui siamo immersi, 


ecco lì tutto quello che ci osserva continuamente.

assenza d'ombra


ASSENZA D'OMBRA


Siamo circondati da costellazioni di ombre; si proiettano sulle nostre mura, oscurano le nostre finestre di notte e di giorno, tolgono ogni proporzione alla casa.

( Heimat)

forma e contenuto


FORMA E CONTENUTO

Molti pensano che "il sole sorrida alla primavera", specialmente in giornate come questa.

Non è così; il sole è una massa violenta, orribile, che vorrebbe sterminare tutto quello che gli sta intorno, nel suo calore e nella sua violenza.

Straordinaria primavera come hai fatto a ribellarti al vuoto desolato e violento dell’universo?

Paolo Uccello


PAOLO UCCELLO

" la notte Paolo stava nello scrittoio per trovare i termini della prospettiva"

linee tratteggiate
















Il "tratto" più caratteristico dello squardo che indaga le cose attraverso il disegno sta nel vedere "trattini", cioè indifferenze e polarità dove altri sguardi vedono solo differenze o identità, quindi contrapposizioni statiche, e non paradossi dinamici.

Dio esiste?




















se qualcuno mi chiede se io credo o no al fatto che Dio esiste io devo rispondere ovviamente di no. Tuttavia si obbietta che la condizione "Dio esiste" sta nella mia mente nel momento stesso che la posso pensare e che la scrivo.


Ma ciò non è totalmente corretto.


La nozione Dio esiste sta nella mia mente solo se io mi metto nella condizione di tutti quelli per i quali se esiste una domanda questa esige una risposta.


Ma io non penso che questa condizione "domanda che esige una risposta" sia una condizione della razionalità moderna; sento odore di trappola; e per raggiungere una diversa e più libera condizione razionale tra essere e pensare, faccio in modo che l'essere sia pensare e che il pensare, per essere, sia anch'esso essere; e quindi cerco le forma del pensiero e non le dialettiche di domanda e risposta.

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Milano, Mi, Italy
Attilio Terragni, architetto mail: info@studioterragni.com